Impianto allarme casa: 4 cose da sapere per scegliere quello giusto

10.01.20

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Le notizie di cronaca sui furti nelle abitazioni ci ricordano come la percezione di sicurezza rispetto ai nostri spazi domestici sia un fattore importante per la nostra qualità di vita. A questo scopo ci sono diversi sistemi di sicurezza a cui possiamo ricorrere per proteggere la nostra abitazione dall’intrusione di ladri e malintenzionati, tra i quali uno dei più efficaci è l’installazione di un impianto di allarme.

I sistemi di sicurezza in commercio sono tanti e non è sempre facile orientarsi tra i tanti prodotti disponibili, soprattutto se non si è esperti in materia.

In questo articolo noi di General Sicurezza SRL, da oltre 20 anni esperti nel settore dei sistemi di sicurezza, vogliamo fornirvi alcune linee guida essenziali per avvicinarvi al mondo degli impianti antintrusione e aiutarvi a scegliere quello giusto per voi.

Valutazione preliminare dei rischi: la parte più importante

Innanzitutto, va detto che il miglior sistema di sicurezza per la casa è l’unione di più protezioni: un antifurto può essere molto utile per scoraggiare possibili intrusioni ma è altrettanto importante affiancarlo ad altri accorgimenti, come una buona illuminazione dei punti d’accesso e la scelta di inferriate e serramenti che forniscano una protezione “fisica” in grado di rendere più difficoltoso e lento l’accesso del potenziale ladro.

Un’altra precisazione importante riguarda il fatto che non esiste il miglior antifurto in assoluto ma solo un antifurto migliore per uno specifico contesto abitativo. Le marche e i modelli in commercio si differenziano per qualità e caratteristiche, ma quello che fa davvero la differenza è la fase preliminare di valutazione dei rischi e la progettazione di un impianto antintrusione per la casa che risponda alle specifiche esigenze di un dato contesto. Per questa ragione spesso conviene rivolgersi ad un installatore esperto per evitare di spendere denaro per un prodotto eccellente che però, se non adatto all’abitazione, finisce per risultare meno efficace di un prodotto più economico.

Ci sono diversi aspetti ambientali da considerare quando si valuta il tipo di antifurto da installare, tra i quali le dimensioni dell’abitazione, la presenza o meno di un giardino, il numero e la disposizione delle stanze, le persone che ci abitano e le loro abitudini, la presenza o meno di animali, il numero delle vie d’accesso e soprattutto i punti di vulnerabilità. Per comprendere meglio come questi fattori possano influire sulla scelta dell’impianto antintrusione sarà utile capire, nei paragrafi successivi di questo articolo, di quali parti si compone un allarme antifurto e in che cosa si differenziano i sistemi antifurto in commercio.

Come è fatto un allarme antifurto?

Il cuore dell’impianto antifurto è la centrale, dotata di una batteria tampone che funziona anche in caso di blackout o di manomissione volontaria. La centrale comunica con tutti gli altri componenti attraverso un sistema di cavi (impianto cablato), oppure via radio nel caso in cui l’abitazione non sia stata preventivamente predisposta.

Componente fondamentale dell’impianto antintrusione è il combinatore telefonico GSM/PSTN che permette di gestire l’impianto da remoto, ricevere le comunicazioni di servizio e le chiamate di “allarme” e collegare il sistema alle forze dell’ordine. Solo i combinatori professionali consentono il collegamento gratuito dei sistemi d’allarme alle centrali operative di Polizia e Carabinieri.

La centrale è equipaggiata con una tastiera che consente la gestione di tutti gli apparati dell’impianto, anche operando una parzializzazione, oltre a impostare l’inserimento e il disinserimento. Altro componente fondamentale dell’impianto sono le sirene: una esterna ben visibile ed una interna. Quella esterna ha effetto deterrente e identifica che quell’abitazione è dotata di sistema di sicurezza, mentre quella interna, ridondante, serve nel caso in cui i ladri operino delle manomissioni su quella esterna e la rendano inefficace.

Esistono poi dei sensori che rilevano le intrusioni nei vari punti della casa e li segnalano alla centrale. Il numero, il tipo e la dislocazione dei sensori dipendono dai fattori ambientali citati nel paragrafo precedente. Possono essere volumetrici o perimetrali.

I sensori volumetrici rilevano movimenti all’interno degli ambienti domestici e funzionano a infrarosso, microonde o a doppia tecnologia.

I sensori perimetrali difendono gli accessi dell’abitazione mentre i sensori perimetrali esterni permettono di proteggere le aree esterne della casa come giardini, balconi o terrazzi, intercettando un’intrusione nella sua prima fase. Tra i sensori perimetrali esistono i contatti magnetici, a tenda, ed inerziali da applicarsi alle inferriate oppure agli infissi.

 

 

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Quali tipi di antifurto esistono?

Gli impianti d’allarme si differenziano essenzialmente in due tipologie: gli impianti filari o cablati e gli impianti “senza fili” o wireless.

Negli impianti cablati, i componenti sono connessi alla centrale tramite cavi. Questi sistemi comportano opere murarie e l’esecuzione di predisposizioni o canalizzazioni all’interno delle abitazioni; tale attività, se non preventivata al momento dell’inizio lavori del cantiere, difficilmente potrà essere eseguita in seguito, per il forte impatto che procura sulla vita dell’abitazione “vissuta”.

L’altra tipologia degli impianti antintrusione è quella degli antifurto senza fili o wireless, caratterizzati dal fatto che tutti i componenti dell’impianto comunicano tra loro via radio. Non comportando opere murarie per la stesura dei cavi, questi sistemi sono più rapidi da predisporre e normalmente più idonei alle installazioni in abitazioni dove vivono già delle persone.

Normalmente i sistemi professionali possono gestire simultaneamente collegamenti filari o “via radio” consentendo lo sfruttamento di eventuali predisposizioni ed andando ad integrare con sensori wireless aree che normalmente non sarebbero raggiungibili, soprattutto nel caso di sensori perimetrali interni o esterni.

Le caratteristiche di un impianto allarme casa che fanno la differenza

Ora che abbiamo chiarito tutti gli elementi di base per comprendere quali sono gli antifurto in commercio, passiamo a mettere in evidenza le caratteristiche che possono realmente dare un valore aggiunto all’impianto, cioè quegli aspetti da considerare nella valutazione di un prodotto specifico.

Nella valutazione delle caratteristiche di un impianto si può considerare la possibilità offerta da alcuni antifurto di collegare la centrale ad Internet e disporre della gestione da remoto tramite desktop o smartphone. Attraverso un’interfaccia Web o Web app sviluppate dalle stesse case produttrici, è possibile controllare completamente l’impianto, programmando attivazione, disattivazione, parzializzazione e molto altro.

Valutando l’impianto è bene considerare anche la facilità di utilizzo dell’interfaccia web: ci sono piattaforme assolutamente intuitive e user-friendly che permettono una gestione semplicissima da parte di tutti, mentre altre possono essere più complesse e non adatte ad un utilizzatore poco esperto di nuove tecnologie.

Infine, un’altra caratteristica dell’impianto da tenere in considerazione è la sua versatilità, ovvero la possibilità di espanderlo, modificarlo o integrarlo con altri componenti, in base alle mutate esigenze di protezione.

General Sicurezza Srl opera da oltre 20 anni nel settore e può affiancarti nella progettazione, installazione e manutenzione del tuo impianto d’allarme, confrontando le tue reali esigenze con i prodotti disponibili sul mercato e adeguando le soluzioni offerte al budget economico a tua disposizione.

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